La Chiesa Armena ordina una diaconessa dopo cento anni (news)

A cento anni di distanza dall'ultima ordinazione femminile, la Chiesa Apostolica Armena ha ordinato una diaconessa con ruolo liturgico. Impressionante per la mentalità ortodossa, il gesto della Chiesa Armena non è inusuale per questa comunità ecclesiastica, in comunione con le Chiese non-calcedonesi.



Riporta il sito news.am di questo evento, celebratosi a Teheran, in Persia. Dopo quindici anni di servizio, la signora Ani Kristi Manvelian è stata ordinata diaconessa. "Secondo i Canoni della Chiesa, una vergine può essere ordinata diaconessa", ha detto il rappresentante della Chiesa Armena ai giornalisti. 


Il momento dell'Ordinazione

Secondo il Diritto Canonico ortodosso, che è nient'altro che la Tradizione della Chiesa assolutizzata e posta per iscritto, una monaca, superati i quarant'anni, può diventare diaconessa, con compiti pastorali e non liturgici [1], per i quali invece è stata chiamata la madre (?) Kristi. Nella tradizione armena, difatti, le diaconesse hanno un ruolo liturgico, esattamente come i diaconi, e difatti liturgicamente portano l'orarion sciolto, e non incrociato (come era per le diaconesse antiche). Ci viene da chiederci, però, perché alle diaconesse, giacché viene dato un ruolo liturgico, non venga concesso l'ingresso nel presbiterato, giacché è la naturale evoluzione del servizio liturgico diaconale. Sarebbe assai diverso se le diaconesse armene avessero compiti così come le diaconesse dell'antica Europa, che non li vedevano coinvolte in attività liturgiche. 

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Vedi anche: Diaconesse, non è cosa del padre Farley, in italiano. 

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