Digiunare (San Paisio Velicikovskij)

San Paisio Velicikovskij (+1794) è stato un asceta e un monaco del XVIII secolo, chiamato anche il "rifondatore dell'esicasmo" nelle regioni della Moldavia: con decine di discepoli riformò la spiritualità monastica a Dragomirna, e influenzò notevolmente anche Optina. Da questi passi della Filocalia slava riceviamo un grande insegnamento sul digiuno

 Per quanto riguarda la quantità di cibo da mangiare nei periodi di digiuno, ognuno deve prendere su di sé una regola non troppo pesante, in accordo con la propria capacità: alcuni difatti sono forti, altri deboli. Difatti, accade che alcuni si privano molto nei primi tempi, per poi cadere e mangiare cibi deliziosi: questo significa costruire e poi distruggere: il corpo troppo provato cerca consolazione. Prendi come regola quella di mangiare ogni giorno, e mano a mano togli qualcosa: sarà impossibile cadere. Del resto, un inizio smodato è sintomo di vanagloria e di mancanza di discernimento; al contrario, la continenza è una virtù che piega la carne. Il Signore ha sopportato un lungo digiuno ( i quaranta giorni nel deserto), così come Mosè ed Elia, ma solo una volta nella vita. Altri si sono imposti un lungo digiuno per domandare qualcosa al Creatore, e si sono limitati ad un certo tempo, in conformità con la Sacra Scrittura e la legge naturale. Dalle vite dei Santi Padri e dalla vita del nostro Salvatore è evidente che dobbiamo trovarci un lavoro, spirituale o materiale, da accompagnare al digiuno: non indeboliamoci troppo col digiuno smodato e non pecchiamo di ozio nell'inattività. C'è una misura e l'insegnante di questa è la tua coscienza. Non tutti possono avere la stessa regola: alcuni sono fatti di ferro, altri di rame, altri ancora di cera. E così, magari, secondo la tua possibilità, mangia solo una volta al giorno, ma non digiunare nei sabati, nelle domeniche e per le feste. 

-------------------------------------------------------------------------------------
TRATTO DA

La Piccola Filocalia russa, vol. IV, "San Paisio Velicikovskij", st. Hermann Press 1994. Pag. 74-75

Commenti