L'istruzione religiosa secondo la Chiesa Etiope

Poiché sono affascinato dalla civiltà abissina, mi sono più volte dedicato allo studio della civiltà ortodossa etiope, e trovo estremamente interessante - nonché utile per noi ortodossi in Occidente - il modello d'istruzione religiosa che gli etiopi riservano ai loro bambini e ai ragazzi desiderosi di diventare sacerdoti. A mio avviso, la struttura scolastica della Chiesa Etiope può essere un modello per noi: scopriamola insieme.

La Casa delle Letture, ovvero l'istruzione primaria

La Casa delle Letture (Nebab Bet) è presente in tutte le chiese e parrocchie, ed è, per certi versi, una sorta di scuola domenicale molto avanzata. Nelle zone rurali e nei villaggi senza scuola, è l'unica fonte d'apprendimento per i bambini ancora oggi. Nella Casa delle Letture, tolte le materie come i rudimenti della matematica e della lingua etiope corrente, si impara principalmente a comprendere e leggere il Ge'ez, che è l'antica lingua liturgica di questo paese. I bambini imparano il catechismo e le nozioni fondamentali del Cristianesimo. La classe si può frequentare quando si raggiungono i cinque anni di età. Quel che è interessante è il materiale utilizzato per l'apprendimento: per leggere si comincia dal Vangelo di Giovanni o dalle Lettere di Paolo. Nelle classi più avanzate della Nebab Bet, i ragazzini iniziano a recitare i Salmi di Davide e si imparano a memoria i principali, come il salmo 1,  o il salmo 50 (51). Non si affrontano altri brani della Sacra Scrittura.  Nelle nostre scuole domenicali, per i bambini e i ragazzi più grandicelli, si potrebbe impostare il sistema di letture-commento seguendo lo schema etiope, da affiancare alle nozioni di catechismo:

Prima classe: Vangelo di Giovanni e Lettere di Paolo
Seconda classe: Lettere dette Cattoliche e Salmi di Davide

In questo modo, i nostri bambini imparerebbero non solo le semplici didascalie della fede "Dio è così e così, Gesù è così e così etc" ma potrebbero toccare con mano alcuni dei testi fondamentali e iniziare a vedere la grande realtà della Rivelazione senza un eccessivo peso dogmatico, ma al contempo senza lassismo. Inoltre, la recita e l'apprendimento dei Salmi sono molto utili per iniziare i bambini alla realtà liturgica e alla pratica della preghiera personale e comunitaria.

Nei villaggi, l'allievo migliore della Casa delle Letture viene proposto come Lettore ufficiale della parrocchia, rivestendo quindi un certo peso nella "scala sociale" della comunità rurale. Una ragazza di buona famiglia è considerata "sposabile" solo se ha completato il ciclo di studi della Casa delle Letture.


Un gruppo di studenti ortodossi etiopi e il loro maestro (con il mantello arancione)

La Casa della Liturgia

Coloro che desiderano continuare gli studi religiosi vengono poi mandati alla Qedasse Bet, ovvero la "Casa della Liturgia", una scuola secondaria il cui compito fondamentale - lo dice il nome - è formare gli studenti all'arte liturgica.  Questo tipo di scuole si trova solamente nelle grandi pievi rurali (chiese che sovrintendono ad una certa area) oppure presso le grandi chiese urbane. Il maestro insegna ai ragazzi esclusivamente le funzioni del sacerdote e del diacono, gli inni che canta il clero - il coro e i cantori hanno delle classi apposite - e le funzioni liturgiche, in modo che il futuro ordinando sia in grado di compiere autonomamente tutti i riti previsti dal Tipico etiope. La Tradizione, specialmente quella orale, si impara frequentando la Casa e la vita di parrocchia, e non vi sono libri specifici in merito. Una pratica molto diffusa in Etiopia al fine di impartire una istruzione liturgica consiste nel condurre un piccolo gruppo di studenti (o anche studenti singoli) assieme ad un prete anziano e aiutarlo così a benedire case, campi, persone, o a celebrare in luoghi in cui, usualmente, non vi è prete, in modo tale che i ragazzi possano praticare l'arte liturgica. Per diventare sacerdote di una zona rurale non è richiesto un esame di sacra Scrittura o di Patristica, ed è sufficiente venire riconosciuti "abili" a celebrare in modo autonomo da parte del Maestro della Qedasse Bet. Questo fa sì che il percorso scolastico intermedio sia piuttosto breve. Al termine della Casa della Liturgia, il ragazzo degno si sposa e viene ordinato e diventa un diacono: inizia a percepire lo stipendio.

Come ortodossi della Diaspora, potremmo prendere questo sistema per l'insegnamento ai novizi e agli ordinandi, giacché è molto semplice e intuitivo, basato sulla pratica: nelle chiese con l'altare sufficientemente spazioso per tutti c'è possibilità di imparare davvero molto. Inoltre, la lettura meditata delle Scritture o della Patristica può essere impartita tramite lezioni settimanali o regolari, senza che vi sia bisogno di classi rigidamente strutturate come un'aula universitaria. 

La Zema Bet, ovvero la scuola del canto

La Casa del Canto (Zema Bet) è il luogo dove si formano i cantori. Spesso sono i ragazzi migliori delle Case delle Letture che vengono poi selezionati e istruiti, poiché essere cantore ordinato, specialmente nelle zone più povere del Paese, garantisce uno stipendio ecclesiastico, ed è una occupazione considerata molto nobile. I ragazzi studiano in piccoli gruppi, presso i quali il maestro si trova nel mezzo, e gli alunni intorno. Egli stesso o uno degli studenti più anziani impartisce le lezioni di canto e tutti ripetono gli inni. Quando un alunno si sente pronto, si alza in piedi e recita dinnanzi al maestro tutto l'inno: se l'ha memorizzato completamente, l'alunno riceve una promozione, altrimenti deve ripete il corso. Quando un alunno ha memorizzato tutti gli inni principali della Chiesa, è considerato Cantore e riceve la tonsura. 

La Qeme Bet, ovvero il Conservatorio

Come ramo parallelo alla Qedasse Bet, esiste la Qeme Bet, ovvero la Casa dei Poemi. Di fatto, è un conservatorio ecclesiastico. In questa scuola, l'alunno impara non solo ad utilizzare tutti i libri corali e a celebrare da cantore professionista, ma impara anche a comporre musica liturgica secondo i dettami della tradizione etiope. Come esame finale, è richiesto che lo studente scriva, componga e canti un inno da lui inventato dinnanzi alla commissione: se i maestri approvano la composizione, l'alunno è considerato diplomato. 

Metsehaf Bet: La Scuola Alta

L'ultimo grado dell'istruzione ortodossa etiope è rappresentato dalla Scuola Alta, la quale ti dà il titolo di Debtera ("dottore" in teologia). I migliori e più perspicaci alunni della Qedasse o della Qeme vengono inviati a studiare presso le cosiddette Scuole Alte (Metsehaf Bet), perlopiù situate presso grandi monasteri o alla cattedrale delle grandi città. Qui la scuola diventa più simile al sistema occidentale: le classi studiano i Padri della Chiesa (specialmente egiziani e locali), nonché approfondimenti sulla Bibbia e sulla Storia ecclesiastica, oltreché Diritto Canonico, così come il computo del calendario: è richiesto che ogni studente sappia costruire il calendario liturgico e calcolare la data della Pasqua. Una branca speciale della Scuola Alta è chiamata Menekosat, ovvero "(Casa) dei Commenti", e vi si studia generalmente la letteratura monastica. In queste classi il metodo di studio è interessante. Gli studenti si recano in piccolissimi gruppi di quattro o cinque individui presso il maestro, il quale recita un brano delle Scritture o di un trattato patristico. Dopodiché, gli studenti escono e un secondo gruppo di alunni entra in aula. Dopo poco, i due gruppi di studenti si incontrano e devono recitare esattamente le parole che hanno udito: dopodiché, si crea un dibattito su quel brano, guidato dal maestro. Il primo stadio della Menekosat prevede l'apprendimento, la meditazione e la memorizzazione dei Proverbi, e solamente dopo lo studio della letteratura monastica. Generalmente, gli abati e i vescovi sono selezionati fra i debtera della Menekosat

Potremmo adottare questo sistema d'istruzione per le Chiese della diaspora? Io credo che sarebbe un buon metodo non l'esatta copia (improponibile nella nostra civiltà) ma piuttosto il modello può essere la base per un tipo di insegnamento-apprendimento diverso, meno nozionistico e scolastico, e più patristico, nel senso di ricalcare l'antico modello duale di discepoli-maestri, capace di formare nel profondo la coscienza di un futuro ordinato.

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Tutte le informazioni sul sito ufficiale della Chiesa Ortodossa Etiope

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