I bambini e la Confessione

Portare i bambini a confessarsi: una faccenda seria! Quando? Come? A che età? 

La Chiesa Ortodossa ha fissato l'età della prima confessione generalmente intorno a dieci anni, anche se per i bambini di oggi, bombardati dalla pessima cultura contemporanea, potrebbero affacciarsi al vizio e al peccato prima dei dieci anni. In alcune chiese si portano a confessare i bambini a sette anni. Questo comporta che i bambini non siano certamente in grado di affrontare una confessione come un adulto, tuttavia può essere per loro un momento molto formativo. 

Nella prima chiesa ortodossa presso la quale ho frequentato il culto divino, a Firenze, il sacerdote era un anziano padre della diaspora russa, un uomo dalla formazione antica. Sebbene avessi diciassette anni, mi trattò come un bambino, perché spiritualmente lo ero. Il suo esempio è per me emblematico di come un bambino o un adolescente deve essere indirizzato alla confessione.

Prima di tutto, il genitore non deve spingerlo in modo brutale a confessarsi, ma piuttosto presentare la cosa per quello che è: un Mistero. Ai genitori spetta l'arduo compito di dare una base teologica all'atto che il bambino sta per compiere, senza tuttavia essere prolissi o pesanti nei propri discorsi. Il bambino deve comprendere che la confessione è un incontro, principalmente, fra lui e Cristo. Il sacerdote cui esponiamo i peccati o i problemi che ci affliggono è un testimone e un amico prezioso che ci guida e ci aiuta, ma non è lui il nostro centro. Banalmente, "non vado a raccontargli i fatti miei". Piuttosto, vado a incontrare la Misericordia di Dio che mi attende, e il sacerdote è quella persona che mi aiuta a passare questa frontiera. 



Il sacerdote, invece, deve insegnare al bambino come trarre profitto da una confessione. L'esempio del mio primo confessore è di grande aiuto: io non ero ortodosso quando mi avvicinai per confessarmi. Ingenuamente, pensavo mi avrebbe assolto anche se non ero ancora parte della comunità. Mi ascoltò, poi mi disse: "mentre ti prepari per l'ingresso nella Chiesa, ti farebbe bene leggere questo" e mi diede un titolo di un libro spirituale che ho ancora nella mia libreria e che ogni tanto rileggo. Sarebbe utile dare delle letture (e, visti i tempi, link per siti web o titoli di film) dai quai i ragazzi e i bambini, in accordo alla loro età, possono imparare qualcosa riguardo i problemi e i peccati affrontati in confessione. 

Tanto i genitori che il sacerdote dovrebbero far avvicinare i bambini alla confessione senza traumatizzarli, ma piuttosto con dolcezza. Se un bambino ha paura di confessarsi e si rifiuta, non importa impuntarsi affinché si avvicini al sacerdote: lo farà la prossima volta. E' essenziale che il bambino non sia traumatizzato dalla Chiesa e dai suoi ministri, lo stesso vale per la Comunione. Se il bambino ha timore di prendere la Comunione, può essere accompagnato da un genitore fino al calice, non c'è alcun problema in questo. 

Sicuramente, per le prime volte, i bambini non avranno chiari quali siano i peccati da confessare, e potrebbero arrivare con delle idee confuse. Compito del confessore è dare chiarezza e prendere quei momenti come un attimo d'insegnamento, che può lasciare buoni semi per il futuro. Un esempio? un bambino che viene e dice "ho avuto fame" e lo ritiene un peccato. Direi piuttosto che si può approfondire un discorso col bambino, dicendogli: "cerchiamo di avere fame di Dio". Non temete, i bambini capiscono la poesia e la profondità di certe parole molto più degli adulti: questo semino crescerà. 





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