Che fine ha fatto l'altare di Aghia Sophia dopo il 1453

Il sito Mystagogy ci offre la risposta ad un quesito che, prima o poi, si pongono tutti gli ortodossi: che fine hanno fatto l'altare e tutti gli oggetti sacri cristiani della cattedrale della Divina Sapienza di Costantinopoli, dopo che l'imperatore turco Maometto II ha conquistato l'Impero romano d'Oriente?

Dopo la conquista da parte di Maometto II nel 1453, alcune navi veneziane fuggivano dalla Città Imperiale di Costantinopoli cariche di reliquie e oggetti sacri per strapparle alla violenza dei turchi. La terza galea di questo convoglio, la quale conduceva l'altare di Aghia Sophia, affondò nelle acque del Bosforo all'altezza di Marmara. All'altezza del relitto pare che le acque siano sempre calme e questo fenomeno è stato osservato da molti scienziati dei tempi moderni e contemporanei con sincero interesse. Doroteo di Monemvasia, nel suo libro Cronaca dalla creazione del mondo fino al 1629. pubblicato nel 1781, testimonia questa attività ( o meglio, inattività) del mare, specificando che anche in caso di tempesta, nelle acque ove riposa l'altare l'attività marittima è pressoché nulla. Nicola Politis (1852-1921) scrisse che, oltre alla calma perpetua delle acque, in quel tratto di mare esala un dolce profumo.


Il presbiterio della cattedrale della Divina Sapienza secondo una ricostruzione virtuale.

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