Le chiese vichinghe di terra: le torfkirkje - Latinità Ortodossa

Islanda, terra lontana e misteriosa, e ricca di curiosità. Cristianamente parlando, l'Islanda presenta un modo curioso di edificare le chiese, le torfkirkje, ossia le << chiese di torba >>, ossia fatte col terriccio. In pratica, chiese scavate nella terra. Storicamente, questa tipologia di chiesa è stata ritrovata anche in Terranova e in Groenlandia, segno di una certa diffusione in ambiente norreno, quantomeno nella diaspora vichinga: potrebbe trattarsi, a mio avviso, di una architettura coloniale. Il fenomeno curioso, il medesimo che si presenta per le case, è diventato virale con questo articolo, che ho deciso di sviluppare in senso ortodosso con una presentazione dell'interno dello spazio sacro. 
La struttura presa in considerazione per questo articolo è la chiesa nella località di Flikr, in Islanda.



Il pluteo occidentale classico, con schermi in legno dipinto, figuranti le ali di cherubini.


l'esterno della chiesa, adesso restaurato. 

Come si nota, il pluteo-iconostasi è perfettamente in linea con la tradizione latina del primo Millennio, anzi, possiede perfino un certo "tradizionalismo" architettonico fuso con elementi tipicamente norreni quali gli intarsi a motivi ritmici ripetuti; l'altare, sicuramente su influssi bizantini ai quali i vichinghi certo non erano estranei, possiede come si vede anche delle porte diaconali e non solo le porte sante. Inoltre, si intravede una seconda iconostasi, segno che il coro e gli accoliti non accedevano al sancta sanctorum, ma si fermavano alle prime porte. In Groenlandia, la maggior parte delle chiese presenta questa forma, mentre i priorati e le cattedrali (che erano ben due) sono invece gli unici edifici interamente in pietra. La mancanza assoluta di una cristianità monastica autentica in Groenlandia potrebbe essere sintomo della morte della diaspora vichinga in America, mentre in Islanda, poiché verso il XIII secolo vi emigrarono molti chierici, è sopravvissuta qual paese cristiano (cattolico) fino al XVI secolo. 

Sarebbe interessante scoprire di più riguardo la vita spirituale della diaspora norrena in America e dei suoi sviluppi, ma la totale carenza di documenti non ci permette di avanzare ipotesi. Quello che sappiamo dai pochi registri parrocchiali sopravvissuti e dagli edifici è che si trattava di un popolo molto tradizionale almeno liturgicamente, se non in senso propriamente ecclesiale.

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