<< Se vuoi salvare la tua anima e vincere la vita eterna, alzati dal tuo letargo, fatti il segno della Croce e di': nel nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo. Amen. >>
Dal libro di Tito Colliander, The Way of the Ascetics.
La preghiera del Cuore si compone di poche e semplici parole: Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi misericordia di me peccatore. Eppure, in questa corta frase è incisa a lettere cubitali la storia della Salvezza. Vediamo come il padre Gregory Jensen ha inteso il senso spirituale di queste parole.
Signore: inizio ricordandomi che non sono padrone di me stesso. Sono sotto obbedienza di qualcun altro.
Gesù Cristo: e a chi obbedisco? A Colui che mi ha salvato perché mi ama. Egli ha sofferto, è morto ed è risorto per la mia salvezza. Ecco a chi devo obbedienza: al Signore Gesù Cristo.
Figlio di Dio: non solo a causa di ciò che a fatto, ma per Chi Egli è che io gli obbedisco. Gesù è il Figlio di Dio, la seconda persona della Trinità, che per mezzo dello Spirito Santo si fece uomo nel grembo della Vergine Maria e mi rivelò il Padre.
Abbi misericordia di me: è a Gesù che chiedo pietà, ma anche conforto, salute e forza. Guardo a lui, soprattutto, per smettere di essere solo. Siamo creati a immagine di Dio, la più grande ferita è l'isolamento. Non solo la mancanza di amore, ma anche l'incapacità di amare.
Peccatore: solo ora che sono consapevole della pietà di Dio verso di me e del suo amore posso chiedere perdono. Solo ora vedo un grande paradosso nella vita cristiana: sì, sono peccatore, ma sono insieme ad altri peccatori; e tutti questi hanno bisogno, come me, della misericordia e della compassione e dell'amore di Dio. Vedendomi peccatore, mi sento vicino al mio prossimo. Siamo entrambi caduti, vacilliamo sempre, ma sempre siamo amati da Dio. Ed è questa realizzazione che deve adesso diventare la mia priorità della mia vita.
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