Il santuario di san Nicola a Bari e i Re Serbi


Lo sappiamo, san Nicola è ovunque uno dei santi più conosciuti e amati. Doni di inestimabile valore hanno arricchito il santuario di san Nicola di Myra le cui reliquie riposano a Bari: folle di pellegrini in larga parte ortodossi giorno e notte senza posa sono in viaggio per venerare l'amato santo. In particolar modo, la chiesa di Bari è stata oggetto di molte donazioni nel Basso Medioevo dai re serbi, assai devoti al taumaturgo di Myra. 


l'altare dentro il quale riposano le reliquie di san Nicola. Si vede bene una sua icona, donata dal re serbo il santo Stefano di Decani

Secondo la Tradizione, l'icona di san Nicola fatta produrre dal beato re Stefano di Decani ( 1285-1331) rispecchia fedelmente il ritratto originale del santo, come afferma Vladimir Davidovic, il rappresentante dell'Accademia serba di Scienza e Arte. L'esperto continua, raccontando che nel 1319 il despota Uros II Milutin fece produrre da grandi maestri artigiani una lampada, una icona e grandi candelabri in argento dorato, Purtroppo molti di questi oggetti sono scomparsi, in origine l'altare della basilica era ornato con venti grandi lampade dorate che illuminavano a giorno la cripta. I vescovi cattolici e i principi poco a poco hanno rubato dal santuario tutti gli ornamenti che la casata serba aveva prodotto, il primo documentato fra questi fu il furto operato nel 1481 dal re d'Aragona in visita, Ferrante, per pagare i suoi mercenari. Nei secoli, l'icona regalata da santo Stefano ha sempre aiutato il popolo in difficoltà ed esposta per le grandi calamità il santo ha sempre interceduto per il popolo sofferente. A contatto con questo santuario Elena di Angiò, moglie di Stefano I Uros, da cattolica si fece ortodossa e dopo aver sposato il Despota (1) serbo si fece finanziatrice della Basilica, donando molte sacre icone alle cattedrali italiane a Roma e a Bari. 

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FONTI
1) il titolo Despota, specialmente per l'area balcanica, non è un dispregiativo, ma è proprio il titolo nobiliare di Despòtes ( Signore ) che veniva in origine conferito da Costantinopoli ai re vassalli, ma che poi passò a indicare un signorotto indipendente, come ad esempio il Despotato di Duklja ( Doclea). 

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