L'ECOF - biografia di una Chiesa incompresa

ECOF, ossia Eglise Catholique Orthodoxe de France. E' da molto tempo che desidero affrontare questa Chiesa, attualmente << indipendente >> e considerata non-canonica dalla quasi totalità delle giurisdizioni, a sua volta canoniche o meno. L'intento non è quello denigratorio, né quello di magnificarla eccessivamente: semplicemente, in coerenza con i sentimenti di questo blog, cercare di andare al di là delle formalità e vedere quello che effettivamente è stata e ha prodotto nel bene e nel male. La giurisdizione è ancora viva e vegeta, con 27 parrocchie e una cattedrale fra Francia, Stati Uniti, Argentina e Germania, anche dopo la tremenda scissione in seno all'ECOF negli ultimi anni, la quale ha portato alla nascita di un'altra giurisdizione ( questa davvero non canonica nei dogmi e nella prassi) nota come Patriarcato delle Nazioni e retta da un sedicente patriarca autoeletto noto come Nicolas

NASCITA E PRIMI SVILUPPI

Con interessamento del locum tenens e poi patriarca Sergio di Mosca, tramite il decreto n° 1249, articolo 9, nella data 16 giugno 1936, le parrocchie francesi di convertiti usanti il rito tridentino  nella Confraternita di padre V. Lossky vengono definite Chiesa Ortodossa Occidentale, sotto stretto controllo del Patriarcato.  Nel 1953 le parrocchie francesi si separano dalla Chiesa Russa, ripudiando la collusione fra il comunismo sovietico e chiesa russa.  Dal 1953 al 1957 le parrocchie francesi, prive di vescovo, sono amministrate dall'arciprete Eugraph Kovalevsky. Nell'anno 1957 l'Arcivescovo Giovanni Maximovic di Shangai, nella Chiesa Russa fuori dalla Russia, si interessa della questione e prende le parrocchie sotto la sua protezione. 

ERA MAXIMOVIC

Dal 1957 al 1966, anno della morte del santo presule, l'ECOF prende corpo quale Chiesa in seno alla ROCOR. San Giovanni collabora attivamente alla restaurazione del Rito Gallicano, celebrandolo molte volte nella Cattedrale di sant'Ireneo a Parigi, costruita e concepita per una successiva autocefalia. Dal rito tridentino, retaggio dell'origine cattolico-romana dei membri, tutte le parrocchie passano al rito gallicano con una azione pastorale rapidissima, e da mero "zoo liturgico" l'ECOF diventa parte attiva della chiesa ortodossa in Europa, promuovendo un proprio seminario - ancora aperto - e una vita ecclesiale attiva, con la nascita di una scuola iconografica e una casa editrice. Il giorno 11 novembre 1964 san Giovanni Maximovic consacra come vescovo l'arciprete Eugraph, passando al nome Jean, col titolo di Vescovo della Chiesa Cattolica e Ortodossa di Francia


Chiesa cattedrale di sant'Ireneo, Parigi. 


ROTTURA CON LA ROCOR

Alla morte del protettore, la ROCOR nella figura del vescovo Vitaly di New York, preposto alla cura della Francia assieme al vescovo Jean, tentò di uniformare la ECOF al rito bizantino e di togliere la già parziale autonomia che aveva conquistato. Il Vescovo Jean Kovalevsky rompe i rapporti canonici con la Chiesa Russa fuori dalla Russia al fine di preservare la propria identità. Alla morte del presule nel 1970, la Chiesa Francese compì una scelta spirituale notevole, a mio avviso segno di una autentico sentirsi ortodossi: l'ECOF, dal momento che non aveva riconoscimento canonico, scelse di non fare un vescovo da sola, o ottenerlo per vie extra-canoniche, ma attese che una giurisdizione canonica concedesse l'ordinazione episcopale a qualche membro, e nel frattempo la Chiesa venne amministrata dal sacerdote Gilles B. Hardy quale Vicario Generale. 

ERA ROMENA

Nel 1972 il Patriarca Justinian della Chiesa Ortodossa Romena prese a cuore la vicenda dell'ECOF e riconobbe la validità sacramentale della Chiesa di Francia, prendendola sotto la propria protezione e ridando quindi status canonico all'intero corpo ecclesiale. Il Vicario Generale venne ordinato vescovo col nome di Germano di san Denis. Il Patriarcato di Romania, col tempo, orientò la propria azione pastorale verso una scelta ecumenica e questo non poteva che prevedere la morte della Chiesa di Francia, in quanto evangelizzatrice. Si devono a questi anni alcune delle parrocchie più recenti. Le altre chiese ortodosse presenti sul suolo nazionale cercano di fondare una Associazione dei Vescovi Ortodossi di Francia, nella quale non fu prevista la presenza dell'ECOF. Il Patriarca Theoctist nel 1992 decretò ufficialmente sciolti i vincoli canonici con la Chiesa di Francia, separando per l'ennesima volta l'ECOF da una esperienza canonica. Il vescovo Germano scelse di seguire l'ECOF e rifiutò di abdicare.  

SITUAZIONE ATTUALE


Dal 1992 l'ECOF è retta dal Vescovo Germano di San Denis, ed è attualmente senza riconoscimento ufficiale da parte di alcun patriarcato, ed è soggetta a tutte le difficoltà di essere gestita da un vescovo solo, e dalla lontananza con le altre chiese ortodosse. 

in foto: il vescovo Germain di San Denis durante una predica nella parrocchia di Nostra Signora Fonte Vivificante a Rouen. 






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