Officio di Ringraziamento per i Benefici Ricevuti ( Latinità Ortodossa )

GRANDE MISSA SICCA PER I BENEFICI MANIFESTI E IMMANIFESTI
nota anche come
OFFICIO DI RINGRAZIAMENTO



Il ministro ordinario di questo officio è il sacerdote ed è previsto come officio pubblico. Tuttavia, può essere cantato in spirito di pietà dai laici, presso l'angolo delle icone domestico.

INGRESSO NEL SANTUARIO


Dopo la preparazione in sagrestia, Il sacerdote, in paramenti bianchi con il piviale, conclude la processione alla quale partecipano due cerofori, e un suddiacono crucifero come di consueto.
Giunti dinnanzi alle porte sante, il sacerdote intona:
S. Abbiamo ricevuto, o Signore, la Tua misericordia, nel mezzo del tuo Tempio.
Coro: il Tuo Nome, / o Dio, / è cantato / fino ai confini della Terra. / La tua destra trabocca giustizia.
Il sacerdote benedice l'ingresso e tutti entrano. Il sacerdote, appena dopo il bacio del corporale, all'altare, continua:
S. Magnifico è il Signore, e grandemente lo esaltiamo: nella città di Dio, sul suo Monte Santo.
Coro: Abbiamo ricevuto, / o Signore, / la Tua misericordia, / nel mezzo del tuo Tempio.
S. Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo,
R. com'era in principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli, amen.


KYRIE

Il coro canta il Kyrie:
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
Christe eleison, Christe eleison, Christe eleison.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

GLORIA IN EXCELSIS

S./ D. Gloria a Dio nell'Eccelsi
Coro: e pace in terra agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo,
ti benediciamo,
ti adoriamo,
ti glorifichiamo,
ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa,
Signore Dio, Re del cielo,
Dio Padre onnipotente.
Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo,
Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre;
tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi;
tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore,
tu solo l'Altissimo:
Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre.
Amen

PRECE

S. ( rivolto al popolo ) Il Signore sia con voi.
R. e col tuo spirito.
S. Preghiamo. ( all'altare ) O Signore Dio, la tua Provvidenza per gli esseri è incommensurabile e la tua Maestà si manifesta continuamente, noi ti ringraziamo per tutti i benefici dei quali ci hai colmato, e dei quali abbiamo compreso la Mano della tua Signoria; Ti rendiamo grazie per la tua grande pietà verso tutti noi, e ti chiediamo di renderci degni di non dimenticare la tua benevolenza e crescere nella virtù. Per Cristo, nostro Signore. 

LETTURA E OMELIA

Il Sacerdote prega a bassa voce dicendo: Monda, Signore, le mie labbra, che io possa proclamare senza errore il tuo santo Evangelo.
Il coro canta l'alleluia, mentre il sacerdote in processione si reca all'ambone: Alleluia, Alleluia / Rendiamo grazie Dio / e proclamiamo il Suo Nome santo / in ogni luogo / alleluia, alleluia. Il turiferario lascia il turibolo al sacerdote il quale incensa l'Evangelo, poi proclama la lettura dicendo:
S. Dal Vangelo del beato Apostolo ed Evangelista Luca.
R. Gloria a Te, Signore.
Il sacerdote canta i versetti: Luca 17:11-19
al termine, il popolo: gloria a Te, o Cristo.
Se il sacerdote vuole, può tenere un sermone.

CANTICO

Mentre il coro canta, il sacerdote incensa l'altare.
Coro: Benedici il Signore, / anima mia, / non dimenticare le sue indulgenze. / Molto ha compiuto per te, / ti ha colmato di abbondanza. / Compassionevole e misericordioso è il Signore, / lontano dall'ira e pronto al perdono. / Benedici il Signore, / anima mia, / non dimenticare le sue indulgenze.

PREFAZIO E SANCTUS

S. . ( alzando le braccia) E’ veramente cosa buona e giusta, nostra gioia e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a Te, Dio Padre, Onnipotente ed Eterno.  Con l’Unigenito Figlio Tuo e con lo Spirito Santo sei un Dio solo, sei il Solo Signore. Non nella singolarità di una sola persona, ma nella Trinità una sola sostanza. Ciò è infatti per tua rivelazione, noi crediamo alla tua gloria: e non senza ragione noi ti magnifichiamo, dal momento che hai mostrato la tua Benevolenza a noi, indegni tuoi servi, e abbiamo conosciuto la bella stagione di questa vita. A ricordo della gioia provata, affinché la nostra anima continui a trarne nutrimento, noi rendiamo grazie e inneggiamo a Te, Signore Gesù Cristo, che sei magnificato dai Cherubini, lodato di Serafini, glorificato dalle Potestà e dalle Angeliche Potenze, i quali tutti assieme esultano e cantano ad una sola voce, alla quale umilmente noi ci uniamo, esclamando:
coro e sacerdote: Santo, Santo, Santo, Signore degli Eserciti: il Cielo e la Terra sono pieni della tua gloria. Osanna negli Eccelsi. Benedetto colui che viene nel nome del Signore; osanna negli Eccelsi.



PADRE NOSTRO

S. Padre nostro,
tutti: che sei nei Cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il tuo Regno, sia fatta la tua volontà, come in Cielo così in Terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori, non ci abbandonare in tentazione, ma liberaci dal maligno.
S. Signore, ascolta la mia supplica.
R. Alle tue labbra giunga il mio grido.

PRECE

S. Preghiamo. Ti preghiamo, o Dio Onnipotente, non smettere di benedire noi, tuoi servi, che ricordando le tue benigne attenzioni verso di noi ti rendiamo grazie, colmi di gratitudine per la tua benevolenza. Per Cristo, nostro Signore.
R. Amen.

LETTURA DEL VANGELO DI GIOVANNI

Il sacerdote, rivolto all’altare, pronuncia il prologo del Vangelo di Giovanni:
S. In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era in principio presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l'hanno accolta.
Venne un uomo mandato da Dio
e il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per rendere testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Egli non era la luce,
ma doveva render testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo
la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Egli era nel mondo,
e il mondo fu fatto per mezzo di lui,
eppure il mondo non lo riconobbe.
Venne fra la sua gente,
ma i suoi non l'hanno accolto.
A quanti però l'hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali non da sangue,
né da volere di carne,
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre,
pieno di grazia e di verità.

BENEDIZIONE DEL SOLATIUM
antidoro

In processione, il sacerdote raggiunge assieme ai serventi il tavolo del sale e dell’acqua fuori dal presbiterio.
D. Padre, benedici!
S. Benedici, Signore, + questo pane, come benedicesti le pagnotte nel deserto: tutti coloro che ne mangeranno possano trovare giovamento per l'anima e il corpo. Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
D. Amen. Il Diacono regge il paniere, prendendolo baciando la mano del sacerdote. Tutti ne prendono un pezzo, baciando la mano del Sacerdote che lo dispensa, e ritornano al loro posto. I serventi si inchinano all'altare e se ne dipartono.
S. Gloria a Te, Signore, Gloria a Te!

TE DEUM LAUDAMUS

Antifone per Tempo. Il sacerdote, rivolto all'altare
Avvento: noi ti lodiamo, o Signore glorioso, alleluia.
Quaresimale:  La tua Passione, o Salvatore, noi magnifichiamo.
Pasquale: Gloria al Signore risorto che regna per sempre, alleluia.
Ordinario: Alza gli occhi, Gerusalemme, il Signore viene a liberarti.
Il coro canta il Te Deum.
Noi ti lodiamo, Dio *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.

A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell'universo.

I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;

le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.

O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell'uomo.

Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell'assemblea dei santi.

Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.

Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.

Antifona: Il Signore è Re, / a Lui appartiene la Maestà d'ogni virtù.

LICENZIAMENTO

Il Sacerdote pronuncia il licenziamento del Popolo, rivolto ad esso.
S. Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio Vivente, noi ti preghiamo di frapporre fra la nostra morte e il tremendo Tuo Giudizio la Tua Passione, la Croce e la tua morte, adesso e nell’ora della nostra dipartita. Concedici la tua misericordia e la tua Grazia; perdono e riposo ai nostri morti; Alla tua santa Chiesa Ortodossa pace e concordia, a noi peccatori la vita e la gloria celeste, poiché vivi e regni col Padre tuo senza principio + e col tuttobuono e vivificante Spirito Paraclito, ora e sempre, nei secoli dei secoli.
R. Amen. Possa il Signore dare lunga vita a colui che ci ha santificato.
S. (si inchina al popolo) AMEN!

Con la processione di ritorno in sagrestia si conclude l'Officio.

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