Preoccupiamoci di purificare il nostro cuore ( S. Giovanni di Kronstadt)

Il brano che segue proviene dagli scritti di San Giovanni di Kronstadt, editi dalla Gribaudi col nome di "La mia Vita in Cristo: semi di preghiera e di pace". Il brano è una sintesi di molte parti del libro collegate fra loro dal senso della purificazione e del miglioramento di sé. 


San Giovanni di Kronstadt, presbitero e confessore

Queste nostre mani che amano afferrare tutto ciò che si presenta loro, saranno incrociate sul petto e non prenderanno più nulla. Queste gambe e questi piedi che amano camminare nel peccato e non vogliono stare fermi in preghiera, rimarranno sempre distesi e non andranno da nessuna parte. Questi occhi che fissano con invidia la felicità del prossimo si chiuderanno, e il loro fuoco si spegnerà e nulla li incanterà più. Queste orecchie, così spesso accorte nell'ascoltare con piacere ogni maldicenza e calunnie: non sentiranno neanche i colpi di tuono, udranno solamente la tromba che risveglierà i morti (...) che cosa dunque rimarrà vivo in noi dopo la morte, quale dev'essere l'oggetto di tutte le nostre preoccupazioni in questa vita? E' quello che noi chiamiamo cuore, l'uomo interiore, l'anima. Ecco quale dovrebbe essere l'oggetto delle nostre cure. Purifica il tuo cuore durante tutta la tua vita, affinchè tu sia capace di vedere Iddio nell'aldilà. Preoccupati del tuo corpo e delle sue esigenze quel tanto che basta per preservare la salute, le forze e la decenza. Tutte queste cose periranno e verranno poi inghiottite dalla terra. Sforzati pertanto di perfezionare in te l'essere che ama e odia, che è tranquillo o turbato, che si rallegra o si affligge, cioè il cuore, il tuo uomo interiore, il quale pensa e riflette per mezzo della mente.
(...) Tutti i peccati e ogni passione, le diatribe e i litigi sono malattie spirituali e come tali vanno considerate. Le passioni sono l'incendio dell'anima, un fuoco violento  che distrugge interiormente e che proviene dalle profondità dell'Inferno. Dobbiamo spegnere questo fuoco con l'acqua dell'amore. Se non ci pentiamo, se non diventiamo saggi quanto al bene e semplici quanto al male, saremo condannati assieme al diavolo e ai suoi angeli caduti, condannati alla Geenna di fuoco. Perciò non lasciamoci vincere dal male, ma vinciamo il male col Bene. 
Sii duro con te stesso e indulgente con gli altri. Considera te stesso inferiore e più fragile degli altri sul piano spirituale, disprezza e detesta te stesso a causa dei tuoi peccati - ciò è giusto e santo - e sii misericordioso verso gli altri, amali nonostante i loro peccati. Amali per amore di Dio che ci ha comandato di rispettare e amare tutti gli uomini, perché anche loro sono stati creati ad immagine di Dio e sono membra di Gesù Cristo, nonostante portino il marchio del peccato. Al contrario, stima la dolcezza e la benevolenza cristiana più di ogni altra cosa, reprimi in tutti i modi possibili lo slancio dell'amor proprio, della malizia, dell'ira e dell'ansia, della suscettibilità e della violenza. Non ti turbare o ti irritare se qualcuno  mentisce sfrontatamente, o se racconta di qualche tua caduta o peccato. La Carità è paziente ( 1Co 13,4). Il nostro amore verso Dio comincerà a manifestarsi e ad agire in noi quando ameremo il prossimo come noi stessi, e quando cominceremo, nei limiti delle nostre possibilità, ad aiutare il prossimo e a cercare di salvarlo. Se vedi in qualcuno difetti o passioni, prega per lui. Prega per tutti, anche per i tuoi nemici. Pregate Dio per ogni cosa, e in ogni cosa rendete grazie.

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