Santi Latini - Hilda di Whitby

Sant’Ilda, vissuta nel VII secolo, ebbe per padre Ererico, nipote di Sant’Edwin Re dei Northumbri. Battezza da S. Paolino all’età di 14 anni, e da allora la Grazia solamente ebbe innanzi agli occhi. Mirava solamente alle cose celesti. Al fine di cercare la perfezione ascetica, abbandonò la sua terra e andò a dimorare tra gli Angli Orientali; poi volle recarsi a Chelles, in Gallia, ma la morte di sua sorella e santa Eswilda, che colà aveva preso i voti, la distolse da questo desiderio. Sant’Aidano di Lindisfarne la convinse a prendere il velo ufficialmente, e si ritirò nel Were, in Northumbria, in un piccolo monastero. Un anno dopo appena, fu fatta badessa di una folta comunità a Heortea, il monastero fondato da Santa Heiu, e dopo qualche anno fu scelta per fondare un doppio monastero a Withby. I Danesi devastarono i monasteri da lei costruiti 250 anni dopo la sua morte. Quello di Withby fu ricostruito nel 1067 e donato ai benedettini, che lo tennero finché in Inghilterra non fu regolata la soppressione delle case religiose ( Riforma Protestante). I monasteri fondati da Sant’Ilda produssero un ragguardevole numero di santi, tra cui Sant’Hedda e San Wilfrido, il quale confutò San Colmano e i suoi monaci scozzesi sul loro calendario errato nella celebrazione pasquale. Sant’Ilda era famosa per la sua maternità spirituale, aveva il dono di guidare le anime; Oswi, re dei Northumbri, la protesse e colmò il suo monastero di molti beni. Sant’Ilda morì a sessantatrè anni nel 680; il corpo della santa, che riposava a Withby, fu translato a Glastenbury dopo il sacco danese. La vita di Sant’Ilda è narrata da San Beda il Venerabile.


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