Liturgia di San Giovanni Crisostomo: spazio sacro e suppellettili sacre

Nella Divina Liturgia di S. Giovanni Crisostomo, la più diffusa nei paesi slavi e di origine bizantina, ma anche nelle comunità ortodosse in diaspora, vi è una grande differenza spaziale tra presbiterio e navata. I due luoghi della chiesa sono divisi dall'Iconostasi, un supporto di materiale variabile ( legno, pietra, marmo) sul quale sono appose le icone. Esso ha una porta centrale, detta "regale", dalla quale passa il sacerdote e che viene aperta durante l'officiatura, e due porte piccole laterali dette "diaconali" o "angeliche" dalle quali escono i serventi e i diaconi:



SUPPELLETTILI SACRE

Il sacerdote celebra Coram Deo. L'altare è di forma quadrata e non è addossato al muro. Sull'altare sostano A) l'Antiminsio ossia un velo benedetto dal Vescovo e che contiene reliquie, e sostituisce il corporale del rito latino. all'interno dell'antiminsio viene conservata una spugna, colla quale si pulisce il disco e le mani del sacerdote dopo che hanno toccato il Corpo di Cristo.
B) Il Santo Evangelo, che simboleggia il Cristo Maestro, e che rimane sempre sull'altare.
C) La Croce, che è alla destra del Vangelo.
D) l'Artoforio, ossia il Tabernacolo.
E) Dietro all'altare sta un grande Crocifisso o un candelabro a sette braccia con delle icone.

Oltre all'Altare, vi è sempre un secondo tavolo, detto Protesi, sulla quale vi sono:
A) disco e calice, per i Santi Doni
B) La Lancia per tagliare il Pane
C) la Stella o Asterisco, formato da due semicerchi fermati da un cerchietto, la quale serve per separare il velo del Disco dal Pane, e simboleggia la Stella dei Magi.
D) il Labis, il cucchiaio per consumare la Santissima Eucarestia.
E) tre veli: per il calice, per il disco e l'Aere, che copre entrambi.

PARAMENTI SACERDOTALI

Stichario: corrisponde al camice, e spesso è ornato a motivi di croci.
Epitrachilio: la stola sacerdotale, ornata di sette croci e unita da fermagli, cuciture o bottoni.
Cintura: a forma di fascia e non di cordone.
Soprammaniche.
Felonio: corrisponde alla pianeta o alla casula. Ogni popolo ortodosso ha dato una forma particolare a questo paramento. Quello greco è liscio e morbido, quello rumeno somiglia ad una casula, quello russo somiglia al piviale latino.
Croce pettorale: indossata dai dignitari ecclesiastici, e per privilegio da ogni sacerdote russo di qualsiasi rango.
Panaghia: la medaglia con l'effigie della Madre di Dio, privilegio episcopale.
Rason: o "riassa", è un mantellone scuro dei monaci.
Abito talare: necessario indossarlo SEMPRE sotto tutti gli indumenti sacri, e, in teoria, ogni qualvolta il sacerdote esce in pubblico.





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